domenica 24 febbraio 2013

mangiare di ieri e di oggi

FRICANDO'.Non so perchè si chiami cosi' questo piatto della vecchia cucina piemontese. Eppure nei miei ricordi veniva cucinato quasi tutte le settimane, oggi io lo cucino almeno un paio di volte al mese.....quando nel cervello sento improvvisamente quell' odorino che sentivo su per le scale di casa mia quando tornavo a casa da scuola e mia madre (che in casa chiamiamo Nonna Rosetta) o la Zia Carmelina avevano cucinato il Fricandò.......Si tratta di uno speciale spezzatino che può essere considerato abbastanza economico, infatti si può fare con pezzi di carne presi un pò da tutte le parti, per questo motivo diventa più gustoso e si devono tagliare dei pezzi più piccoli di uno spezzatino normale. Provate! Rosolate a fuoco molto vivace tanto rosmarino, due o tre fiche di aglio vestito con poco alio, burro e lardo pestato. Aggiungete i pezzetti di carne e bagnate con qualche cucchiaio di vino bianco. adesso buttategli sopra cipolla e sedano tritati a coltello fateli appassire e poi bagnate con qualche cucchiaio buon barbera (non deve essere troppo vinoso perchè lo debbono poter mangiare anche bambini piccoli).Versate adesso un pò di acqua calda, aggiustate di sale e cuocete lentamento per più di due ore.Dopo circa un'ora aggiungete nel tegame le cipolline d'Ivrea,queste cotte nel sugo diventano il contorno della carne e ne assumono il gusto. Provare per credere! Buon appetito.....Emanuela

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